L’UPPI RILANCIA IN PARLAMENTO PROPOSTE PER LA SEMPLIFICAZIONE E LO SVILUPPO

Si è svolta il 10 Novembre scorso l’audizione alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sulla Legge di Bilancio 2024

 

Nessun muro contro muro ma proposte concrete per fronteggiare la crisi di sfiducia dei proprietari

di casa: l’UPPI ha rilanciato, davanti alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, le

sue idee per un fisco equo e sostenibile per la casa.

Il primo intervento è stato del Presidente Nazionale Fabio Pucci, che ha ricordato come l’82% dei

26 milioni di proprietari di casa siano lavoratori dipendenti e pensionati: “In questo disegno di

legge di Bilancio per il 2024 non abbiamo qualcosa per loro – ha affermato Pucci – ma abbiamo

dato suggerimenti molto concreti nella pubblicazione già diffusa il mese scorso: certo ci ha colpito

l’attacco alla piccola proprietà immobiliare sul fronte degli affitti brevi, non è pensabile che il

piccolo proprietario che affitta più di due o quattro case possa essere considerato un

imprenditore, con tutti i problemi che ne conseguono”.

Il Segretario Generale Jean-Claude Mochet ha illustrato più in dettaglio le proposte dell’UPPI per

semplificare e incentivare la piccola proprietà: “Nulla è stato previsto per prevenire lo scossone

degli obblighi sulle case green, ormai imminente: questo, con il previsto incremento di 2 miliardi di

imposte sulla casa, vuol dire far perdere fiducia ai proprietari e a chi vuole investire sul mattone.

Quindi proponiamo interventi che incidono quasi zero sulle casse dello Stato per ridare questa

fiducia: permettere agli eredi di proseguire con la detrazione fiscale sulla ristrutturazione,

estendere la cedolare alle locazioni non abitative ridando fiato al piccolo commercio, ripristinare la

deduzione del 15% per le spese manutentive a chi sceglie l’Irpef ed evitare la cedolare del 26%

sugli affitti brevi”.

Quest’ultimo aumento, ha spiegato Mochet, verrà facilmente aggirato dai moltissimi proprietari,

quasi tre su cinque, che hanno redditi sotto i 28mila euro e quindi con aliquota Irpef al 23%.

Sentiamo – ha concluso Mochet – una diffusa preoccupazione tra le

centinaia di migliaia di piccoli proprietari che noi rappresentiamo, per questo dal Governo ci

aspettiamo segni di attenzione importanti che non danneggino l’Erario”.

 

Il Segretario Generale                                                                    Il Presidente Nazionale

Dr. Jean-Claude MOCHET                                                                  Avv. Fabio PUCCI