Contributi a fondo perduto per i proprietari
Accolte le richieste della piccola proprietà immobiliare.
A seguito delle insistenti richieste da parte della piccola proprietà immobiliare, col Decreto Rilancio sono stati previsti finanziamenti da parte dello Stato alle Regioni, le quali distribuiranno ai Comuni le risorse da destinare ai proprietari che riducono il canone di locazione o affittano abitazioni, prima sfitte, con contratti a canone concordato o a canone libero. In attesa della materiale erogazione di circa 1.600.000 euro prevista dalla Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna ha stanziato per ora 432.000 euro. La concessione del contributo è subordinata ad alcune condizioni:
Il conduttore:
- non deve aver ricevuto contributi dal fondo emergenza abitativa
- non deve aver avuto, nel corso dell’anno 2020, fondi per morosità incolpevole
- non deve aver ricevuto, nell’anno 2020, contributi ai sensi della delibera della giunta regionale numero 1815/2019
- non deve essere assegnatario di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica
- se cittadino extracomunitario, deve essere in regola col permesso di soggiorno per almeno un anno, oppure essere in possesso di un permesso di soggiorno a lungo termine.
Posti questi presupposti determinanti, verifichiamo quali sono i contributi, i relativi termini e a chi spettano.
A) Riduzione del canone di locazione di un contratto a canone concordato oppure transitorio.
In questo caso la riduzione su base annuale non può essere inferiore al 10%;
Facciamo un esempio:
canone annuale 7000 € (riduzione del canone del 10% = euro 700): il contributo spettante al proprietario sarà del 70% della riduzione, cioè pari a 490 €; in questo caso vi è un massimale di 2000 € per ogni contratto.
B) riduzione del canone di locazione di un contratto a canone libero
In questo caso la riduzione su base annuale non può essere inferiore al 20%;
Esempio:
canone annuale euro 7000 (riduzione del canone del 20% = euro 1400): il contributo spettante al proprietario sarà del 70% della riduzione, cioè pari ad euro 980,00. Anche in questo caso vi è un massimale di 2000 € per ogni contratto.
C) Trasformazione di un contratto a canone libero, o concordato transitorio, in canone concordato
Questo è il caso in cui un contratto a canone libero, oppure concordato “transitorio”, viene trasformato in un contratto a canone concordato, ma con una riduzione minima del canone del 20%; esempio: canone annuale 4800 euro (riduzione del canone del 20% = euro 960): il contributo spettante (70%) è pari ad euro 672 con un massimale di 2500 euro per ogni contratto.
D) Nuova locazione di appartamento sfitto, o variazione di situazione “abitativa” di appartamento prima utilizzato con la modalità “turistica”
Il caso più invitante è quello in cui, alla data della pubblicazione del bando, l’appartamento risulti sfitto, oppure di variazione di utilizza di un appartamento “ex turistico”: in questo caso il calcolo del contributo è considerato per 18 mesi. Ad esempio, un canone di 500 euro mensili, moltiplicato per 18 mensilità ammonta a euro 9000; il contributo sarà pari al 50%, e quindi euro 4500, ma con un massimale di 3000 €.
Siamo a stretto contatto con gli uffici comunali per concludere l’iter burocratico necessario all’ottenimento del contributo.
I nostri uffici sono già operativi per fornire la necessaria consulenza finalizzata alla predisposizione delle domande di contributo a fondo perduto, contributo che il Comune provvederà ad accreditare direttamente sul conto corrente del locatore/proprietario.
Chiamare la segreteria allo 051/22.22.58 oppure 051/23.27.90, per fissare l’appuntamento.
Rag. Andrea Casarini