AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE: MA CHE TASSO VOLETE?

Che l’aumento dei tassi di interesse avrebbe avuto pesanti ripercussioni sulle famiglie italiane non era

cosa difficile da prevedere, ma quello che si verificherà, se l’UE non intenderà rivedere la sua politica

antinflazionistica, sarà il totale default delle famiglie che hanno optato per un mutuo a tasso variabile.

La combinazione dei ben otto aumenti di fila dei tassi di interesse dal 21 luglio 2022, i prezzi in salita

che stanno toccando l’8,5% e l’inflazione impazzita, che ha toccato punte del 7-8%, ha letteralmente

messo in ginocchio gli italiani. Oggi, solo per fare un piccolo esempio, un mutuo nato con una rata di

500 € mensili si è trasformato in un mutuo con una rata di 1.000 €, rendendo pericolosamente

insostenibile la quadratura del bilancio familiare.

Secondo il recente report Fragilitalia “Aumento dei tassi di interesse”, elaborato da Area studi

Legacoop e Ipsos, la politica antinflazionistica adottata dalla BCE è ritenuta sbagliata dal 49% degli

italiani (e dal 65% del ceto popolare). Secondo tale report i cittadini e le imprese italiane ritengono che

tale politica freni l’economia, disincentivando gli acquisti e l’accesso al credito.

La Lagarde, dal canto suo, dalla siderale distanza che la separa dalla realtà, annuncia gaudente che la

loro politica andrà avanti seguendo la medesima linea, annunciando ulteriori aumenti dei tassi di

interesse.

Ci chiediamo quanto e cosa dovremo ancora sopportare dalle istituzioni europee e anche se i costi

sociali, che stiamo pagando per queste folli politiche, siano proporzionati ad una stabilità e ad una

crescita economica, che, per ora, esiste solo nella testa della Presidentessa della Banca Centrale

Europea.

L’U.P.P.I. si augura che ci sia un immediato dietrofront e che il Governo si opponga ad ulteriori aumenti

selvaggi dei tassi di interesse.

 

Il Segretario Generale                                Il Presidente Nazionale

Dr. Jean-Claude MOCHET                                 avv. Fabio PUCCI