Debiti del condominio:  parziarieta’ e solidarieta’ dei condomini

L’U.P.P.I. BOCCIA LA RIFORMA DEL CATASTO DEL GOVERNO DRAGHI

L’U.P.P.I. giudica gravissime le affermazioni rilasciate dal Ministro dell’economia, Daniele Franco, in merito alla

bozza di legge delega sulla riforma fiscale, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri. Secondo il Ministro

Franco, la riforma del Catasto sarebbe “un esercizio di mappatura che sarà reso disponibile dal 2026 e verrà

usato da chi vorrà utilizzarlo” e aprirebbe la strada ad una patrimoniale sulla casa più volte richiesta dalle

istituzioni Europee e gradita ad alcuni politici italiani.

Il Governo Draghi vuole accontentare tutte quelle istituzioni europee che chiedono a gran voce l’aumento della

tassazione della ricchezza immobiliare italiana. Gli italiani hanno già dovuto subire le politiche di austerità

adottate dal governo Monti, responsabile di aver aumentato la tassazione sulla casa da 9 a 25 miliardi di euro,

con l’introduzione dell’IMU, senza d’altra parte aver ridotto il debito pubblico, anzi causando un crollo del PIL e

del valore delle case già prima della pandemia.

L’U.P.P.I. intende allertare i piccoli proprietari immobiliari sulle intenzioni del Governo il quale, nella legge

delega, prevede di attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la

normativa attualmente vigente, anche il relativo valore patrimoniale, vale a dire una rendita attualizzata sulla

base dei valori normali espressi dal mercato individuando, inoltre, alcuni meccanismi che adeguerebbero

periodicamente quei valori patrimoniali alle oscillazioni di mercato. E’ evidente che una tale previsione

abbatterebbe il concetto di certezza della tassazione, la quale dipenderebbe dalle variazioni del mercato.

Dopo la pandemia, l’economia italiana avrebbe bisogno di tutto tranne che di incertezza e variabilità, meno che

meno avrebbe bisogno di patrimoniali e di aumenti del prelievo fiscale.

L’U.P.P.I. intende chiedere al Governo chi deciderà il valore di mercato per gli oltre 63 milioni di immobili? Gli

stessi uffici dell’amministrazione finanziaria che non sono riusciti fino ad oggi a scovare gli immobili non censisti,

abusivi, fantasmi per i quali non serve una riforma del Catasto?

Ricordiamo che il settore immobiliare, e l’indotto al quale esso fa riferimento, sono in forte crisi soprattutto a

causa della tassazione, che ha ormai raggiunto livelli insostenibili e che ha trasformato la proprietà immobiliare,

da piccolo salvadanaio degli italiani, a fardello economico sempre più difficile da sopportare. Solo un

alleggerimento di tale imposizione e non un suo inasprimento, così come indicato dal Fondo Monetario e dalla

Commissione Europea, consentirebbe a questo settore di riacquistare spinta e di giovare all’economia del Paese

intero.

 

Il Presidente Commissione Fiscale UPPI

Dott. Jean-Claude Mochet

 

Il Presidente Nazionale UPPI

Avv. Gabriele Bruyère