Conservazione delle ricevute di pagamento dei tributi domestici

Conservazione delle ricevute di pagamento dei tributi domestici

A seguito dei comprensibili disagi e delle preoccupazioni che ogni cittadino nutre sull’archiviazione delle ricevute di pagamento dei diversi tributi domestici, cerchiamo di esporre un elenco delle principali scadenze affinché possa essere ritenuto di utilità pratica per ognuno dei lettori.
Innanzitutto, per comprendere meglio i tempi di conservazione dei documenti fiscali occorre fare una precisazione nell’ambito dell’accertamento fiscale.
A partire dall’anno 2003, gli uffici fiscali possono notificare avvisi di accertamento, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
In caso di omessa dichiarazione, l’avviso di accertamento può essere notificato fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.
Il 31 dicembre 2008 possiamo dire dunque, che è scaduto il termine per accertare l’anno d’imposta 2003 per coloro i quali, avevano presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi nel 2004.
Di conseguenza, i pagamenti eseguiti,relativi alle imposte sui redditi, devono essere conservati almeno per tutto il periodo di possibile accertamento, ma anche oltre, considerando che possono essere prorogati i termini a titolo straordinario introducendo future sanatorie .
Ci sono documenti che, pur non soggetti ad obbligo di conservazione, è comunque utile tenere sempre a portata di mano:il libretto di lavoro con le relative lettere di assunzione e licenziamento; le buste paga; gli atti di matrimonio; i contratti di affitto registrati; i contratti di compravendita; gli esiti degli esami medici e le sentenze del tribunale che ci riguardano.

 

SCADENZE DELLE PRINCIPALI RICEVUTE DA CONSERVARE
CONTRAVVENZIONI
Le ricevute dei pagamenti per contravvenzioni stradali vanno conservate per CINQUE anni.
CANONE TV
Le ricevute di pagamento del canone Rai vanno conservate per DIECI anni.
AFFITTO IMMOBILI
Le ricevute dei pagamenti per i canoni di affitto devono essere conservate per CINQUE anni.
BOLLETTE
Le fatture delle utenze per acqua, gas, luce e telefono per uso domestico vanno conservate per CINQUE anni dalla data di scadenza del pagamento.
IMPOSTA ICI
Le ricevute vanno conservate per CINQUE anni a partire dall’anno successivo a quello di pagamento dell’imposta.
RETTE SCOLASTICHE
Le ricevute per iscrizioni a scuole o palestre si conservano per UN anno.
MUTUI
Le quietanze delle singole rate vanno conservate fino alla fine del QUINTO anno successivo a quello nel corso del quale sono stati detratti nella dichiarazione dei redditi gli interessi passivi pagati. Il consiglio ,in via cautelare ,è quello di conservare tali quietanze per DIECI anni in quanto questi debiti sono soggetti alla prescrizione ordinaria decennale.
TASSA DEI RIFIUTI
Le tasse pagate per la nettezza urbana si conservano per DIECI anni successivi al pagamento.
SPESE DI RISTRUTTURAZIONE DELL’ABITAZIONE
Le spese di ristrutturazione della casa, che sono state detratte nella dichiarazione dei redditi, vanno conservate fino alla fine del QUINTO anno successivo a quello nel corso del quale è stata detratta L’ULTIMA RATA riferita al 36% o 41% di detrazione fiscale.
CONDOMINIO
Le spese condominiali vanno conservate per CINQUE anni.
BOLLO
La quietanza che attesta l’avvenuto pagamento del bollo dell’auto va conservata fino alla fine del TERZO anno successivo a quello nel corso del quale è avvenuto il pagamento.
ASSICURAZIONE
Le quietanze vanno conservate per 1 anno. Quelle detratte ai fini fiscali (premio vita,infortuni) vanno mantenute per CINQUE anni, fino al termine del periodo di accertamento per quell’anno.
ESTRATTI CONTO
Gli estratti conto bancari vanno mantenuti per DIECI anni. È possibile infatti impugnare l’estratto conto ,in questo intervallo temporale, qualora presenti errori od omissioni.