IL BLOCCACESSIONI SUPERBONUS
La conversione del d.l. bloccacessioni e del dl aiuti quater ha sancito, esclusivamente per comunicazioni di cessione credito/opzione sconto in fattura fatte entro il 31/03/2023, la possibilità di ripartire in dieci rate la singola rata in cui è ripartito originariamente il credito da:
- Superbonus
- barriere architettoniche
- sisma ordinario, anche sismacquisti
Attenzione: tale possibilità è offerta anche per le rate 2022 (Solo per il Superbonus, non anche per barriere e sisma) che sarebbero ordinariamente già perse se non utilizzate appunto nel 2022, alla condizione che la comunicazione sia stata fatta originariamente entro il 31/10/22. Quindi, il 2022 rinasce con il frazionamento decennale.
È chiaro che si parla di crediti presenti nel cassetto o piattaforma che dir si voglia, che NON vanno ceduti né lo potranno più essere, e sono da utilizzare esclusivamente in compensazione, tanto che sono stati istituiti codici tributo f24 specifici ed è chiarito che le scelte di spalmare o rispalmare sono IRREVOCABILI (come lo è peraltro la scelta di compensare in F2, quindi per coerenza non poteva essere diversamente)
Attenzione: si parla di ripartire quote annuali, non l’intero credito derivante dalla comunicazione AdE, ciò significa che ogni annualità fa storia a sé, con l’ulteriore effetto che, in relazione ad un intervento, potremmo avere cessioni di annualità, utilizzo normale di altre, frazionamento decennale di altre.
Pensate che è possibile addirittura frazionare, in misura decennale sempre, anche una frazione della stessa annualità che ritengo di non riuscire a compensare integralmente nell’anno.
Infine, la decorrenza della prima “nuova” rata decennale inizia dal periodo di imposta successivo.
Si aprono quindi scenari di pianificazione degli f24 piuttosto articolati, sebbene siano rivolti esclusivamente ad operazioni comunicate come termine ultimo 31/03/2023.
Non è prevista nessuna remissio in bonis a riguardo, anzi ne è stata proprio esclusa l’applicazione a questo riguardo.
Dal 2 maggio è possibile operare in piattaforma per modificare l’utilizzo in f24 delle rate, dal 3 luglio sarà possibile che l’operazione spalmacrediti sia fatta dall’intermediario fiscale a condizione che disponga della delega ad operare sul cassetto fiscale del Cliente.
Ultima notazione: per il privato beneficiario che ha sostenuto la spesa e non ha capienza, per le sole spese 2022 è prevista la scelta irrevocabile di spalmare in 10 anni la spesa, a partire dal periodo di imposta 2023, quindi, non subito, ma dal prossimo anno, in analogia con le modalità di utilizzo dei soggetti che hanno il credito per acquisto o sconto.
Rag. Giampaolo Balboni
Commercialista – Revisore Legale