Illegittimità sospensione delle procedure esecutive di pignoramento immobiliare

Il Centro Studi Giuridici Uppi, esaminato il testo della sentenza 128/21 della Corte

Costituzionale che ha dichiarato la illegittimità della disposizione normativa che aveva previsto

la sospensione delle procedure esecutive di pignoramento immobiliare degli immobili oggetto

di abitazione principale del debitore esecutato, esprime una forte perplessità in ordine a tale

decisione.

È di tutta evidenza, infatti, che quei procedimenti sono quelli che colpiscono la parte

veramente più debole e bisognosa della società, rappresentata da chi subisce il pignoramento

dell’abitazione a seguito delle proprie indigenti condizioni di vita.

Inutile rilevare, volendo entrare nel merito reale dell’aspetto considerato, che si tratta di

una decisione che agevola fortemente le pretese degli istituti bancari che sono i principali

promotori di quel tipo di procedimenti.

Al contrario, ancorché l’argomento non abbia riguardato l’esame della Corte, sembra si

lasci intendere che vi sia una sorta di benevola considerazione per la sospensione degli sfratti

per morosità relativa ai contratti di locazione abitativa ed a uso diverso.

Ciò in quanto, i provvedimenti di proroga succedutisi nel tempo, hanno di volta in volta

“affinato” le disposizioni medesime.

Tale considerazione non è assolutamente condivisibile, in quanto, l’elemento

fondamentale di tale aspetto, sta proprio nella continuità della sospensione dei provvedimenti

giurisdizionali definitivi che non hanno motivo e non possono essere vietati.

L’art. 24 della Costituzione (tutela dei propri diritti) è principio fondamentale del nostro

ordinamento, che la stessa Corte valorizza proprio quale elemento di legittimità violato e

considerato per la dichiarata incostituzionalità.

Ciò esclude che si possano prorogare e perpetrare, nell’ambito di un sostanziale divieto

di esercizio, i provvedimenti definitivi (convalida di sfratto) emessi dall’Autorità Giudiziaria. Ciò

tanto più quando si perpetra e si proroga una situazione di assoluta illegittimità e contrarietà a

qualsiasi più elementare norma di diritto (permanenza della morosità) con gravissimo danno

nei confronti di chi utilizzi quei proventi per soddisfare le proprie primarie esigenze di vita.

 

Il Presidente Nazionale

Avv. Gabriele Bruyère

 

Il Centro Studi Giuridici UPPI

Il Coordinatore Nazionale

Avv. Ladislao Kowalski