Conoscere la mediazione

Conoscere la mediazione

La Mediazione, quale strumento per la risoluzione delle controversie alternativa al ricorso all’Autorità Giudiziaria, consiste nella attività svolta da un soggetto terzo ed imparziale, il quale assiste ed aiuta le parti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia.
Con il decreto del ministero della Giustizia 18 ottobre 2010 n. 180 la mediazione è stata regolamentata nel nostro paese ed il legislatore ha scelto di renderla obbligatoria per molte materie, tra le quali locazioni, condominio, diritti reali, successioni, danni derivanti da circolazione stradale, danni da responsabilità medica ecc.
Tale scelta ha creato notevoli reazioni e la mediazione è stata attaccata da più parti come qualcosa di inutile e costoso o addirittura di dannoso ed anticostituzionale.
Al contrario, la mediazione è una occasione irripetibile che consente alle parti di incontrarsi e di impegnarsi per trovare un accordo, il migliore accordo possibile per soddisfare contemporaneamente ed in modo equilibrato i rispettivi e reali interessi, con l’aiuto di un mediatore imparziale, estraneo al conflitto, adeguatamente e specificatamente preparato per facilitare la comunicazione ed il raggiungimento di un accordo.
Giova ricordare che la mediazione non è una novità italiana ma esiste da tempo in moltissimi paesi europei ed extraeuropei (Stati Uniti d’America, Argentina, Cina ecc) e che la introduzione in Italia, diventata esecutiva solo a fine marzo 2011, è stata imposta al nostro legislatore da una direttiva della Unione Europea dopo anni di studi di analisi sui metodi di risoluzione delle controversie alternativi al ricorso alla autorità giudiziaria. Ma come si svolge concretamente una mediazione?
La parte interessata, anche con l’assistenza del proprio legale, si deve rivolgere ad un Organismo di mediazione iscritto presso il Ministero di Grazia e Giustizia tra gli organismi abilitati al svolgere la mediazione (l’elenco è pubblicato nel sito del Ministero) e presentare la richiesta di attivazione del procedimento, indicando sinteticamente e senza formalità qual è l’oggetto ed il valore della controversia ed il nominativo delle parti che vi sono coinvolte.
L’Organismo di mediazione provvederà a nominare il mediatore ed a fissare il primo incontro entro quindici giorni dalla ricezione della richiesta.
Può essere sufficiente anche un solo incontro per chiudere la controversia. In ogni caso la mediazione non può avere una durata maggiore di quattro mesi.
A differenza di ciò che avviene normalmente nelle aule dei Tribunali, la mediazione favorisce il contatto diretto tra le parti attraverso la loro presenza contemporanea nello stesso luogo, la concentrazione di tutti, consulenti compresi, nello stesso tempo e sugli stessi temi, senza distrazioni.
Tutto ciò permette di approfondire con l’aiuto del mediatore ogni aspetto concreto e personale degli interessi delle parti, mettendo a confronto i problemi, gli obiettivi, i bisogni di ciascuno e consente di analizzare tutte le soluzioni possibili al fine di trovare un accordo soddisfacente per tutti.
Le parti restano protagoniste e padrone della gestione del conflitto e possono manifestare al mediatore, nel corso di incontri separati e riservati, ogni aspetto, anche personale e segreto del conflitto, che non vogliono siano conosciuti dalla controparte ma che possono essere utili al mediatore, comunque obbligato a mantenere riservata ogni notizia appresa, per aiutare le parti a individuare la soluzione del problema soddisfacente per tutti. L’accordo finale, che ha natura di contratto e deve essere sempre rispettoso delle leggi, può anche essere creativo ed innovativo ed uscire dai limiti della questione oggetto del conflitto, cosa che non può accadere davanti ad un Giudice, che deve stabilire chi ha torto o ha ragione applicando rigidamente le norme giuridiche, che sono astratte e spesso lontane dalla specificità del caso concreto.
La mediazione non è miracolosa, non consente di risolvere tutti i conflitti e non può eliminare i gravi problemi che affliggono il sistema giudiziario del nostro paese, ma è una opportunità, rapida ed a costi contenuti, che vale la pena di imparare a conoscere senza pregiudizi in modo da sfruttare in pieno tutte le potenzialità ed i vantaggi che può offrire.

Avv. BARBARA LAZIOSI
Consulente Legale UPPI