Vademecum per un corretto risparmio energetico
Adottare comportamenti per risparmiare sui consumi elettrici rappresenta un vantaggio sia per l’utente che per la collettività. Ottimizzare le risorse riducendo gli sprechi, infatti, significa spendere meno e migliorare la gestione delle utenze della casa, utilizzando in modo più consapevole una risorsa come l’energia.
L’UPPI, da sempre attiva nel consigliare l’ adozione di comportamenti virtuosi tendenti, oltre che alla riduzione della spesa, anche alla salvaguardia dell’ ambiente, vuole suggerire alcune regole da seguire al riguardo.Uno dei primi interventi da considerare è risparmiare con l’illuminazione. Illuminare la casa comporta un consumo di energia, pari circa al 13,5% del consumo totale di energia elettrica nel settore residenziale.
Migliorare l’illuminazione non significa semplicemente aumentare la potenza delle lampade, ma scegliere la tipologia di lampada giusta e la posizione in cui è più opportuno collocarla.
Per risparmiare sull’illuminazione è importante accendere solo le lampade di cui si ha bisogno in quel momento: un numero eccessivo di sorgenti luminose non porta ad un miglioramento dell’ambiente illuminato, ma al contrario, provoca un surriscaldamento del luogo (fattore sfavorevole soprattutto in estate).
Occorre inoltre ricordare di spegnere le luci quando ci si allontana da una stanza, se queste sono del tipo ad incandescenza. Altro intervento da considerare è quello di non tenere accese le luci quando si esce di casa.
Per risparmiare bisogna adottare lampade fluorescenti compatte a basso consumo con alimentatore elettronico nei locali in cui è richiesto un uso prolungato della luce artificiale. Inoltre, dove l’uso delle sorgenti luminose è maggiore, vanno sostituite le lampade alogene e quelle a incandescenza con le fluorescenti compatte ad alimentatore elettronico. La scelta delle lampadine adatte è fondamentale: sono da evitare i lampadari con molte lampadine: una lampada da 100 W fornisce la stessa illuminazione di sei lampadine da 25 W, consumando il 50 per cento in meno.
Altro punto importante risulta essere la scelta degli elettrodomestici: in media, si possono ridurre del 30-50% i consumi dei grandi elettrodomestici grazie a piccoli accorgimenti sulle modalità di utilizzo o sull’acquisto di prodotti ad alta efficienza energetica. Per risparmiare con i frigoriferi occorre posizionare l’apparecchio nel punto più fresco della cucina, mentre per il congelatore la soluzione logistica più idonea può essere il garage o la cantina. Naturalmente la porta del frigorifero non va lasciata aperta più del necessario ed è consigliabile spegnere l’elettrodomestico se rimane vuoto. Dato che è inutile raffreddare eccessivamente, il termostato del frigorifero è da regolare su temperature ragionevoli.
Per quanto riguarda il risparmio energetico con la lavatrice, i modelli di recente produzione presentano diversi accorgimenti che prevedono consumi di acqua e di detersivo decisamente contenuti e, di conseguenza, anche l’elettricità risparmiata è maggiore. Occorre ricordare che, da sola, la lavatrice è responsabile di una quota elevata dei consumi energetici delle nostre abitazioni.
Per quanto riguarda il condizionatore, il suo funzionamento è lo stesso del frigorifero, con la differenza che il condizionatore raffredda un ambiente abitato, pompando calore da una sorgente a temperatura inferiore a una a temperatura superiore.
Prima di accendere questo elettrodomestico è opportuno praticare alcuni accorgimenti per ripararsi dalla luce diretta del sole attraverso l’ombreggiamento artificiale o naturale.
Il condizionatore va acceso solo quando se ne sente realmente il bisogno: in caso contrario sono preferibili i sistemi di raffrescamento passivi. Va inoltre tenuto presente che il termostato del condizionatore va tenuto su temperature ragionevoli e che occorre ridurre i carichi interni utilizzando apparecchi più efficienti e meno energivori. Altro elettrodomestico energivoro è lo scaldabagno: esso va regolato su temperature intermedie e la sua temperatura non deve superare i 55 gradi. Lo scaldabagno elettrico, specie se il suo serbatoio è in grado di accumulare più di 40 litri di acqua, può essere sostituito da scalda acqua elettrici di piccole dimensioni.
La sostituzione dello scaldabagno elettrico con un sistema a gas o a pannello solare sarebbe in grado di dimezzare i consumi. Anche l’impianto di riscaldamento riveste la sua importanza: oltre al mantenimento in buono stato dell’impianto di riscaldamento esistono altre azioni che possono contribuire a non sprecare energia: indipendentemente dal tipo di radiatore, è importante non ostacolare la circolazione dell’aria; è sbagliato quindi mascherare i radiatori con copritermosifoni o nasconderli dietro le tende.
Per chi vive in un condominio e possiede un impianto di riscaldamento centralizzato è possibile chiedere di installare un sistema di contabilizzazione del calore. Si tratta di apparecchiature che misurano la quantità di calore effettivamente consumata all’interno di ogni appartamento. In questo modo, ogni inquilino avrà la possibilità di scegliere le temperature e gli orari di accensione che meglio rispondono alle diverse esigenze. L’utilizzo corretto dell’impianto di riscaldamento può generare un risparmio di circa il 30 per cento delle spese annuali’. Per evitare di sprecare energia elettrica riscaldando ambienti che poi disperdono il calore prodotto, è più economico ed efficace migliorare l’isolamento degli ambienti stessi.
Tale azione si può realizzare attraverso una coibentazione migliore dell’edificio, l’installazione di finestre con doppi vetri o vetri selettivi e montare infissi con telai ad alta prestazione (legno, alluminio a taglio termico, pvc) che riducano le infiltrazioni di aria fredda dall’esterno. Importante è anche l’efficienza dell’impianto di riscaldamento che implica un buon funzionamento dello stesso.
La redazione di
ABITARE INFORMATI