Il documento di economia e finanza 2015 (d.e.f.)

IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2015 (D.E.F.)

Analisi degli interventi di natura fiscale
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente varato il Documento di Economia e Finanza (Def) 2015, previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n.39, con il quale vengono definiti gli obbiettivi che il Governo intende raggiungere nel breve-medio periodo e, inoltre, vengono indicate le coperture per le varie misure economiche adottate.

Fisco

Attuazione Delega Fiscale
Nel mese di marzo 2014 il Parlamento ha approvato la Delega al Governo per un ridisegno complessivo del sistema fiscale italiano ponendo come finalità il raggiungimento di un fisco più equo, semplificato eorientato alla crescita.
Solo alcuni dei decreti previsti sono stati attuati ed il Governo ha chiesto al Parlamento una proroga per l’esercizio della Delega fissando come data ultima il 26 settembre 2015.
Sono state già varate in via definitiva le disposiz ioni attuative della legge in materia di semplificazioni fiscali e dichiarazione precompilata, sono state introdotte semplificazioni per le procedure relative ai rimborsi IVA, al rimborso dei crediti d’imposta e degli interessi in conto fiscale, alla compensazione dei rimborsi da assistenza e i compensi dei sostituti d’imposta. Inoltre, vi sono semplificazioni per le società, con la razionalizzazione delle comunicazioni per l’adesione a regimi fiscali opzionali.
È stato, poi, adottato il decreto legislativo riguardante la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle Commissioni censuarie per la revisione del catasto.
In materia di accise è già stato adottato in via definitiva il decreto legislativo sulla tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di prodotti da fumo e fiammiferi.
Nella Legge di Stabilità 2015, inoltre, sono contenute misure di attuazione della delega fiscale quali il regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa e arti e professioni in forma individuale.
Nei prossimi sei mesi il Governo prevede di emanarei restanti decreti:
– sistema estimativo del catasto;
– fatturazione elettronica;
– semplificazione della fiscalità per le piccole e medie imprese;
– misure per l’internazionalizzazione delle imprese;
– revisione del regime del gruppo Iva;
– certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente;
– incentivi alla tax compliance.

Revisione delle spese fiscali (tax expenditures)

Per il Governo è un importante obiettivo la revisione delle spese fiscali derivanti da detrazioni ed agevolazioni fiscali al fine di recuperare risorse da investire nella riduzione della pressione fiscale; le maggiori entrate previste dalla revisione delle tax expenditures dovrebbero rappresentare lo 0,15% del Pil a partire dal 2016.
Il Governo si propone con la prossima Legge di Stabilità, di introdurre misure per rivedere, modulare o eliminare una parte di queste spese fiscali, oltre ad effettuare una ricognizione di tutti gli incentivi alle imprese al livello centrale e regionale.
I risparmi ed il maggior gettito generato andranno mantenuti all’interno del sistema impositivo e destinati alla riduzione delle imposte sul lavoro, dando così attuazione da un lato a una politica fiscale di sostegno del sistema economico e produttivo, e dall’altro al miglioramento degli effetti redistributivi per quelle categorie in questi anni più penalizzate.

Disattivazione clausole di salvaguardia
Al fine di scongiurare il previsto aumento delle aliquote iva e delle accise, il Governo si impegna a recuperare le necessarie risorse, pari allo 0,6% del Pil per l’anno 2016, adottando misure di riduzione della spesa pubblica e di revisione delle spese fiscali.
Un impegno al quale il Governo farà fronte sia attraverso la previsione di un maggior gettito dovuto al mutato quadro macroeconomico, sia attuando un piano di revisione della spesa pubblica con misure che nei prossimi mesi verranno definite al fine di ottenere risparmi dalla spendig rewiev, dalla revisione spesa fiscale rimodulando le agevolazioni e le detrazioni fiscali.
Il miglioramento del quadro macroeconomico previsto nel DEF 2015 muta favorevolmente lo scenario di riferimento e consente di riconsiderare la dimensione delle misure correttive da adottare per rispettare gli impegni assunti in ambito europeo.

Pressione fiscale
Per effetto della disattivazione delle clausole di salvaguardia e del positivo apporto del bonus di 80 € nel Def, il Governo ricalcola le proiezioni sulla futura pressione fiscale evidenziando un quadro sostanzialmente più positivo.
Per il Governo la parabola della pressione fiscale dal 2014 al 2019, sarebbe gradualmente discendente e scenderebbe dal 42,9 % del 2015 al 41,6 % nel 2019.

Misure per l’intensificazione della lotta all’evasione fiscale
Sul fronte della lotta all’evasione fiscale sono stati diversi gli interventi del Governo, a partire dall’introduzione del reato di auto riciclaggio, il quale è coinciso con il varo della volountary disclosure.
L’effetto positivo della procedura di adempimento volontario e di rimpatrio dei capitali illecitamente detenuti all’estero, è amplificato dagli accordi di reciproca comunicazione dei dati fiscali stipulati tra l’Italia e Paesi che ancora erano inclusi nella black list, come ad esempio l’accordo raggiunto con la Svizzera.
Sono inoltre, state introdotte tra le misure più recenti adottate dal Governo, l’applicazione del meccanismo di split-payment agli acquisti della Pubblica Amministrazione, ovvero il pagamento diretto dell’iva da parte della Pubblica Amministrazione all’erario e non più ai fornitori, e l’estensione del reverse charge alle prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti, e di completamento relative ad edifici nonché ai trasferimenti di quote di emissioni di gas a effetto serra, in questo caso la quota dell’Iva viene versata all’erario dal soggetto passivo della transazione (ovvero dal cliente).

Claudio Contini
Segretario Generale