IMU: Coniugi con residenze separate. Spetta una esenzione
A seguito delle pressanti richieste da parte dell’Uppi, è stato approvato un emendamento riguardante le agevolazioni IMU per l’abitazione principale nell’ipotesi in cui i componenti del medesimo nucleo familiare risultino residenti anagraficamente in immobili diversi.
L’ emendamento prevede che, qualora i membri del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in immobili diversi, l’agevolazione vale per un solo immobile per nucleo familiare, a scelta, e ciò sia nel caso di immobili siti nello stesso comune, sia se gli immobili sono situati in comuni diversi.
Le disposizioni superano l’interpretazione del Ministero dell’Economia (circolare n. 3/DF del 2012) sia le recenti sentenze della Corte di Cassazione (ordinanze n. 4166 del 2020 e n. 4170 del 2020).
La Cassazione, infatti, aveva affermato che, nel caso in cui non è unico il riferimento alla residenza anagrafica e alla dimora abituale del nucleo familiare, l’esenzione non spetta in nessun caso se i comuni sono diversi, creando così una disparità di trattamento tra i coniugi che hanno stabilito una diversa residenza nello stesso comune (per i quali spetta per un solo immobile, ai sensi dell’attuale configurazione del comma 741) e quelli che invece l’hanno fissata in comuni diversi.
Si invitano, pertanto, coloro che hanno ricevuto un avviso di liquidazione per recupero IMU, ad inoltrare istanza in autotutela al Comune ai fini dell’annullamento.